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Quello che sto per scrivere merita il posto tra i racconti del mio blog perché, semplicemente, è una bella storia.

Ho sempre creduto negli incontri che non avvengono per caso, quella trama sottile che sta dietro alla vita di tutti i giorni, un tessuto prezioso e colorato che continua ad espandersi sotto tutto quello che facciamo.

Incontro gli Amici di Tabità durante la Festa del Parco di Villa Annoni a Cuggiono (MI).

Come di consueto inizio il mio racconto riguardo la Villa e il Parco e immediatamente mi accorgo che per quei ragazzi non sono “la guida” ma sono “l’Elisa”.

Camminiamo per il parco, alla scoperta delle essenze botaniche che lo caratterizzano, ammirando la veste autunnale dell’Acero Giapponese, annusando i frutti del Ginkgo Biloba e incontrando i vari animali che popolano il parco.

La visita si conclude con una dolce merenda e la promessa di tornare tra gli Amici di Tabità.

Per quanto mi è possibile, mantengo sempre le promesse perché sono una persona sincera e credo che valga la pena spendere parte del nostro tempo per coltivare quei rapporti umani che nella società di oggi ogni tanto scricchiolano sotto i nostri stessi piedi.

E poi fin da piccola, quando guardavo i cartoni animati, mi ha sempre affascinato la figura del buono che “mantiene la promessa” per aiutare o salvare qualcuno.

Torno con gli Amici di Tabità per la giornata delle ville aperte a Corbetta (MI).

Quando incrocio gli sguardi dei ragazzi prendo consapevolezza che il tempo che gli sto per dedicare è il miglior tempo speso della mia giornata.

E’ come entrare in un tempo nuovo, dove tutto quello che hai per la testa si annulla, perché ti accorgi che tutto quello che basta per rendere quel tempo migliore e “goduto” è la tua presenza, il tuo sorriso, lo “stare con loro”.

Può sembrare scontato ma è così.

A volte siamo troppo presi da noi stessi, ci lamentiamo della pioggia, del lavoro, dei genitori, dei figli, del traffico…

Non ci accorgiamo che chi ha veramente bisogno è qualcun altro. Qualcuno che con la sua disarmante semplicità riesce a farti capire che se guardi bene, se guardi attentamente nei suoi occhi scopri che il tempo da dedicare a qualcun altro è il tempo più prezioso sulla Terra.

Questa volta indosso la maglietta Amici di Tabità e sono davvero contenta di aver incontrato sul mio cammino questa piccola famiglia!

Amici di Tabità

Il gruppo Amici di Tabità nasce nel 1999 dalla volontà della CARITAS, che crea una collaborazione tra i giovani dell’unità pastorale di Robecchetto e Malvaglio (MI) per trovarsi in compagnia degli Amici diversamente abili degli stessi Comuni.

Nel 2003, dopo un tragico evento accaduto nel febbraio dello stesso anno, il nome del gruppo cambia, da quello che era il provvisorio Gruppo CARITAS ad Amici di TABITA’, per mantenere vivo il ricordo di chi non è più presente, ma che ha camminato insieme a tutti con tanta gioia ed entusiasmo.

Il simbolo degli Amici di Tabità è una tartaruga e il detto “Chi va piano, va sano e va lontano” si è concretizzato nella crescita di questo meraviglioso gruppo che scopre sempre più un modo diverso di trascorrere il tempo libero, prendendo consapevolezza che donando parte di esso, si riceve un dono più grande: il bene dei ragazzi!

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Credits

Ringrazio Carla, Sandra e Marisa e tutti gli altri volontari per avermi regalato questa esperienza unica e speciale (Walter, Angelo, Alessio, Donato, Franco, Flavio, Tina, Liliana, Sara, Sabrina, Raffa, Elena, Serena e Mirko).

Per la collaborazione per le visite guidate ringrazio il Gruppo Guide Culturali Locali di Cuggiono e la Pro Loco di Corbetta.