Cari Amici,
se vi dicessi la parola “Acquario” cosa vi viene in mente?
Alcuni di voi potrebbero proseguire la frase aggiungendo le parole “di Genova”?
E se vi dicessi che esiste un Acquario Civico a Milano?
Non si tratta di una costruzione recente.
Questo edificio si trova nel bel mezzo di Parco Sempione da ben 118 anni!
Ho ri-scoperto questo luogo davvero affascinante per la sua architettura ed altrettanto interessante per il percorso di visita che nasconde all’interno.
Andiamo con ordine, perché questa è una Bella storia.
24 febbraio 1905.
Dopo 7 anni si conclude una delle più imponenti ed importanti infrastrutture che ancora oggi collega l’Italia con la Svizzera: il traforo del Sempione.
L’anno successivo, nel 1906, per omaggiare l’apertura del traforo, a Milano si decise di organizzare un gran festa! E che festa … si decise di organizzare niente di meno che un’Expo!
L’“Esposizione internazionale di Milano del 1906”, o “Esposizione internazionale del Sempione”.
Dal 28 aprile all’11 novembre di quell’anno furono ben 400 le Nazioni e 35.000 gli espositori che parteciparono, senza contare i più di 5 milioni di visitatori che rappresentarono un vero record per l’epoca ed i 13 milioni di lire che furono investiti per la sua realizzazione.
Il tema scelto non poteva che essere quello del trasporto.
La location scelta per ospitare questo importante evento era suddivisa in due zone: la prima, l’area verde retrostante il Castello Sforzesco, prenderà, guarda un pò, il nome di Parco Sempione, la seconda, nell’allora Piazza d’Armi, sarà lo spazio sul quale dal 1923 sorgerà la Fiera di Milano.
L’area complessiva occupata era di circa un milione di metri quadrati!
Ma non è finita qui.
Le due aree erano collegate da una ferrovia elettrica sopraelevata a circa 7 metri di altezza, lunga circa 1.700 metri.
L’ingresso alla manifestazione, posto al parco Sempione, riproduceva a dimensione naturale l’imbocco del nuovo tunnel del Sempione.
Arrivati fin qui vi chiederete “e l’Acquario”?
All’Expo del 1906, tra i tanti padiglioni, ve n’era uno dedicato all’acquacoltura, pesca, animali acquatici vivi e conservazione del pescato.
Questo padiglione non è altro che l’Acquario Civico di Milano.
La cosa straordinaria, infatti, è che questo fu l’unico edificio a non essere smantellato dopo la conclusione dell’Esposizione!
A progettarlo fu l’architetto Sebastiano Locati, mentre a finanziarlo fu il duca Giuseppe Crivelli Serbelloni, presidente della Società Lombarda per la Pesca e l’Acquicoltura.
L’Acquario Civico di Milano fu inaugurato il 28 aprile 1906.
Due anni dopo venne arricchito dalla costituzione di una Stazione di biologia e di bioidrologia applicata.
Continuò la sua attività fino all’agosto del 1943 quando, colpito dalle bombe anglo-americane, venne notevolmente lesionato; i lavori di sistemazione iniziale si trasformarono in una vera e propria ristrutturazione al termine della quale l’Acquario riaprì i battenti nel 1963.
Trent’anni dopo si optò per un ulteriore ammodernamento dello storico edificio ed una ridistribuzione di tutti gli spazi. Questa seconda ristrutturazione, avvenuta tra il 2003 ed il 2006 ha permesso di restituire alla città questo importante edificio notevolmente rinnovato, celebrandone, al contempo, i primi cento anni di vita.
Quando vi trovate di fronte a questo edificio non può che scappare un “Wow”!
L’architettura, (del 1906!) è semplicemente meravigliosa.
Un sapiente ed accurato intreccio tra la rigorosità e la sobrietà dell’impianto architettonico e l’esuberante decorazione.
Decorazione che fin dal primo impatto vuole raccontare il suo contenuto al visitatore.
Al centro campeggia la statua del dio Nettuno, protettore delle acque, sotto la quale sboccia una singolare fontana caratterizzata dal capo di un ippopotamo dal quale sgorga acqua.
Il resto è un tripudio di animali e piante acquatiche sia di mare che di acqua dolce, sia nostrani che esotici, a corredo di quanto mostrato nelle vasche durante l’Esposizione Internazionale.
Le sculture visibili lungo le facciate laterali, mostrano animali poco noti al pubblico dell’epoca con appendici e tentacoli proporzionalmente più sviluppati rispetto al reale, probabilmente per attrarre maggiormente lo spettatore.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di soffermarmi su ogni singolo dettaglio, come piace a me, e giocare insieme a mia figlia alla ricerca degli animali incastonati nelle decorazioni scultoree dell’edificio.
A colpire l’occhio dell’osservatore sono anche le spettacolari maioliche della Richard Ginori, situate tra le finestre del primo piano, che rappresentano specie di piante di acqua dolce caratteristiche delle zone di pianura.
Il tutto è ovviamente orchestrato da quella straordinaria eleganza che caratterizza lo stile Liberty, le sue linee curve e sinuose accompagnate da un delicato impasto di colori che ondeggiano tra il verde, il blu, l’azzurro, il turchese.
Insomma tutto racconta del mondo acquatico che questo edificio custodisce all’interno e voi non potete fare altro che esserne travolti, come un’onda.
Infine, la struttura è circondata da un giardino in forma di parco pubblico, (dove si può fare merenda 🙂), nel quale oltre ad un percorso botanico di notevole interesse, si trovano vasche aperte all’esterno con ambienti specifici.
Per la visita all’interno mi sono affidata ad una realtà ormai consolidata e di grande garanzia a Milano: le guide turistiche abilitate di Milano Guida.
La visita guidata dedicata ai bambini è stata magistralmente condotta da Susanna con quella naturale capacità di coinvolgere non solo i piccoli ma anche i grandi.
Sono piacevolmente rimasta affascinata dalle nozioni snocciolate sul mondo dei pesci.
Ad esempio sapevate che i pesci non sono ricoperti da squame ma da “scaglie”; le squame caratterizzano solo i rettili! Beh, io non lo sapevo!
Bene, grandi e piccoli, cosa state aspettando.
Andate a visitare l’Acquario Civico di Milano!
Per saperne di più
Credits
Acquario Civico di Milano
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