
Cari Amici,
tra i tanti libri che mia figlia adora togliere dalla libreria di casa ce n’è uno che, in particolare, ha attirato la mia attenzione e mi ha offerto lo stimolo per questo dodicesimo appuntamento di ARTE IN CASA.
Si tratta del catalogo della mostra Milano città d’acqua allestita tra il 2015 e il 2016 a Palazzo Morando a Milano.
Una mostra fotografica meravigliosa che ricordo molto bene soprattutto perché tra gli scatti esposti compariva una vecchia foto del ponte di Bernate Ticino, il paese che, anche se da qualche anno mi sono trasferita oltre il Ticino, resta nel cuore casa mia.
Tutti conosciamo Milano come una città d’acqua ma sappiamo davvero tutto dell’acqua di Milano? Avete mai sentito parlare di naumachie?
Si trattava di uno spettacolo in voga nell’antica Roma che consisteva nella simulazione di un combattimento navale. Le naumachie erano organizzate in bacini naturali o artificiali o in edifici appositamente predisposti, come anfiteatri e circhi.
Lo sapevate che le naumachie nel XIX secolo si svolgevano anche a Milano?
Dove? All’Arena, ubicata all’interno del recinto del Parco Sempione.
Nata con il nome di anfiteatro, divenne Arena Civica nel 1870 dopo che il Comune di Milano acquisì la struttura e infine nel 2002 intitolata a Gianni Brera, giornalista sportivo e scrittore.
Costruita a partire dal 1805 con le pietre provenienti dalla demolizione delle fortificazioni del Castello Sforzesco, l’Arena fu progettata dell’architetto Luigi Canonica, terminata e inaugurata due anni più tardi, nel 1807.
Le cronache riportano che il giorno dell’inaugurazione fossero presenti nell’Anfiteatro più di 35.000 persone. Tra loro, se diamo retta a una stampa dell’epoca, era presente Napoleone, il promotore del progetto.
Da subito divenne luogo prescelto per intrattenimenti pubblici e spettacoli di vario genere.
Prime fra tutte ad attirare l’attenzione della popolazione cittadina furono le ascensioni con i palloni aerostatici che riscuotevano enorme successo.
Ma non mancavano le serate danzanti sul ghiaccio, divertimento invernale prediletto dagli Austriaci.
Un altro genere di divertimenti era rappresentato da giochi equestri, dagli spettacoli di fuochi artificiali e dalle corse dei cavalli berberi.
Quest’ultima specialità fu fonte di scandalo allorquando degenerò in seguito alla fuga dei cavalli che, lanciati a tutta velocità attraverso la porta maggiore, si sparpagliavano nelle arterie cittadine portando enorme scompiglio tra la folla che in quel momento assisteva alla solenne processione.
Un altro episodio legato alla storia dell’Arena restò a lungo impresso nella memoria dei Milanesi: “Al primo di agosto 1830 comparve nelle acque dell’anfiteatro anche la balena, attraversando il recinto con l’andamento naturale, aprendo l’immensa bocca col maneggio della lingua, e girando gli occhi”. Era stata costruita in legno, tela e latta e suscitò la più viva ammirazione.
Ciò che più di ogni altro contribuì a caratterizzare la vita dell’anfiteatro nel corso dell’Ottocento furono le battaglie navali. Secondo un anonimo cronista dell’epoca “osservare l’arena allagata, quelle vaghe navicelle che lievemente solcano le acque tranquille di quel bacino tutto adorno all’ingiro di ghirlande di fiori, di emblemi, di bandiere, e di un vago tempietto nel mezzo” rappresentava davvero uno spettacolo unico e grandioso.
Durante la stagione invernale, quando le temperature e l’acqua ghiacciata impedivano questo genere di spettacoli, alle Naumachie e ai fuochi si sostituivano le feste sul ghiaccio, di cui le cronache dell’epoca magnificavano quella del 1880.
Finita l’epoca della Belle époque, l’Arena diventò un vivace centro della socialità cittadina, divenendo teatro di importanti manifestazioni ciclistiche – prima della costruzione del Vigorelli – spettacoli ginnici e gare sul campionato di calcio prima che venisse costruito lo stadio di S. Siro.
L’Inter, infatti, che si esibiva nel suo campetto di Via Goldoni, per le partite importanti si trasferiva nell’Arena napoleonica. L’Arena fu per quasi 20 anni la casa dei nerazzurri: qui si sono vinti i primi Scudetti e Coppe Italia, e questo non può che essere motivo di vanto e orgoglio per la Società meneghina. Forse non tutti sanno che Giuseppe Meazza ha segnato all’Arena oltre la metà dei suoi 282 gol totali in maglia nerazzurra. E forse non tutti si ricordano i successi nerazzurri su questo campo, tra cui la prima vittoria in Campionato, il primo Scudetto e la prima Coppa Italia. Il primo scudetto della storia interista (1909/10) è legato a doppio filo all’Arena Civica, e non solo: contro la Juventus il 28 novembre 1909 viene consegnata alla storia la prima vittoria in assoluto in campionato dell’Inter.
Nel 1909 l’anfiteatro accolse l’ultima tappa del primo giro d’Italia e un anno più tardi ospitò la prima partita della nazionale azzurra di calcio, un memorabile 6-2 inflitto ai cugini transalpini.
Per concludere una curiosità: nel 1891 l’Arena allagata fu teatro delle prime regate agonistiche della Canottieri Milano, società nata da appena un anno e destinata a segnare la storia sportiva e sociale della città.
Al prossimo appuntamento!
Un caro saluto
elysArte
Credits
Stefano Galli, Catalogo della mostra “Milano città d’acqua”, 2015
http://www.inter.it
Rispondi