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Il museo dei cavatappi a Barolo

Cari Amici,
lo sapevate che la nostra bella Italia conserva un meraviglioso Museo dei cavatappi?
Primo ed unico nel suo genere, viene inaugurato nel 2006 in un’antica cantina accanto al Castello Comunale di Barolo per raccontare la nascita e l’evoluzione di questo semplice utensile che silenzioso continua la sua storia dentro i cassetti delle nostre case.

La collezione nasce per iniziativa di Paolo Annoni, farmacista torinese trasferitosi nelle Langhe vent’anni orsono, che raccoglie circa 1200 esemplari, di cui un nucleo scelto di 500 sono esposti in museo; provenienti da tutto il mondo, sono stati costruiti in un lungo arco di tempo, dalla metà del 1600 ad oggi.

Sorprende scoprire che il cavatappi fu inventato nel 1795 dall’inglese Samuel Henshall, utilizzando strumentazioni preesistenti e sviluppate in origine per la manutenzione delle armi da fuoco o per stappare piccoli flaconi di medicinali o cosmetici.

Tra gli esemplari esposti in museo, oltre a quelli più semplici a “T” in legno, ferro, alluminio, ottone, si possono ammirare quelli realizzati con materiali più preziosi, come corno, ebano, avorio, argento, tartaruga. Poi si segue l’evoluzione dei meccanismi più complessi, con leve, pignoni e cremagliere. Una sezione è dedicata ai cavatappi figurativi, spesso poco pratici, in forme animali o umane: interessante un cavatappi statunitense del periodo del proibizionismo che rappresenta la caricatura del Senatore Volstead, autore del provvedimento legislativo contro il consumo di bevande alcoliche.

Oltre al Museo dei cavatappi, il borgo di Barolo sorprende perché qui tutto parla di vino: a ogni angolo campeggiano le insegne dipinte delle cantine che attraggono il visitatore grazie alla presenza di uno dei vini più celebri al mondo, tanto da essere considerato per la tradizione re dei vini e vino da re. Domina l’abitato il Castello Falletti, sede dell’Enoteca regionale del Barolo e dal 2010 sede del WiMu, il Museo del vino, allestito da François Confino (autore anche del Museo del Cinema ospitato dalla Mole Antonelliana di Torino).

Un caro saluto 🤗
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Per saperne di più
http://www.museodeicavatappi.it
http://www.wimubarolo.it

Credits
Ricerca sull’enogastronomia piemontese svolta dagli allievi del Ciofs Novara
http://www.museodeicavatappi.it

Immagini
http://www.vinumalba.com
http://www.museodeicavatappi.it

Cucina piemontese ~ I “plin”

Cari Amici,
avete mai sentito parlare del plin?
In dialetto piemontese significa “pizzicotto” e non può che riferirsi al magistrale gesto di pizzicare la pasta per racchiudere il ripieno di carni e verdure in minuscole tasche di sfoglia all’uovo.
Ecco confezionati a mano gli agnolotti del plin, originari delle Langhe e della zona del Monferrato, chiamati anche pessià, i pizzicati.
Per esaltarne il puro sapore e conservarne la morbidezza i veri puristi langaroli usano servirli, come nei tempi passati, adagiati su canovacci di canapa, in dialetto curdunà, senza alcun condimento.

L’origine del termine agnolotto sembra invece derivare dal torinese anulòt, il ferro utilizzato una volta per tagliarli a forma di anello; l’originaria forma rotonda fu poi mutata in un grosso e gobbuto agnolotto quadrato, chiamato affettuosamente il gheub, il gobbo.
Il nome del cuoco autore degli agnolotti è avvolto da un velo leggendario. Pare che nel 1814 un libro intitolato La nuovissima cucina economica fu il primo a riportare la ricetta degli agnellotti alla piemontese.
Autore del libro un cuoco che viaggiò in Europa per raffinare la sua arte.
Il suo nome? Vincenzo Agnoletti.

Un caro saluto 🤗
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Credits
Ricerca sull’enogastronomia piemontese svolta dagli allievi del Ciofs Novara a.a 2019/2020

Sabato 5 novembre 2016 ~ Alla scoperta delle Langhe. Alba e le Cattedrali del vino

  Cantine Bosca

Cultura ed enogastronomia: sono questi gli ingredienti per trascorrere una piacevole giornata alla scoperta del territorio delle Langhe. Alba e le Cattedrali del vino sono il punto di partenza e il punto di arrivo per la conoscenza di una terra da vino unica al mondo!

Scarica il programma della giornata!

ALBA E LE CATTEDRALI DEL VINO

Iscrizioni entro sabato 17 settembre 2016!

* Possibilità di partenza anche da Novara!

Per informazioni e iscrizioni:

Elisa Zanoni
Guida Turistica e Accompagnatore Turistico

M +39 349 83 93 984
elysa.zanoni@gmail.com

 

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