Milano, 1943. Ciò che rimane del salone del refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano dopo il bombardamento del 16 agosto. Sul fondo si può riconoscere la parete su cui è stata dipinta l’Ultima Cena, protetta da tavole di legno e sacchetti di sabbia e coperta da una tenda.
Da Storiaolivetti.it

Ho sempre cercato il valore della celeberrima espressione “trova il positivo in tutte le cose che ti capitano nella vita”.

Ho sempre pensato a quante volte, nella Storia, l’Italia ha dovuto trovarlo.

Chissà perchè mi viene sempre in mente il rapporto tra la Guerra e i luoghi che oggi sono all’apice della nostra cultura: cattedrali, teatri, monumenti, opere d’arte.

Una delle storie più incredibili è quella dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Milano.

Brillante idea quella di averla dipinta su una parete, così i francesi non avrebbero potuto arrotolarla e portarsela via con sé.
Ma poi arrivò la Seconda Guerra Mondiale, al termine della quale Milano contò un terzo degli edifici cancellati e un terzo danneggiati anche in modo grave.

Eppure, mentre tutto quello che gli stava addosso crollò, quella parete e quella che le stava di fronte con la Crocifissione di Donato Montorfano, restarono miracolosamente in piedi!
Salvata da semplici sacchi di sabbia, riparata dalle intemperie con un pezzo di tela, quella parete e quel meraviglioso capolavoro, oggi, sono ancora lì ad accogliere ed emozionare centinaia di migliaia di visitatori.

Riesco così ad aggrapparmi all’idea di trovare il positivo nel credere che, nonostante tutte le chiusure, quei luoghi di cultura non verranno distrutti, che l’uomo troverà la forza di continuare a renderli fruibili e visibili.

Perché, nonostante tutte le chiusure, la cultura non può e non deve crollare.
Leonardo da Vinci ce lo ha dimostrato.

A presto!

elysArte